Poverty Lab: tradurre la ricerca in Azione
Oggi mi preme farvi conoscere una realtà laica assai interessante, dalla quale penso sia utile imparare alcune buone pratiche che possono ispirare l’evangelizzazione e la missionarietà. Una ottima pratica di marketing pastorale non campata sulle sensazioni ma sui dati.
Si chiama Poverty Action Lab è una associazione americana con la finalità di combattere le cause della povertà nel mondo. Fondata nel 2003 all’interno del M.I.T., una delle più importanti università italiane da AbHijit Banerjee, Esther Duflo E S. Mullainthan.
I 3 sono esperti ingegneri e statistici E di economia che hanno messo il loro sapere a favore dei poveri. Impiegano tecniche avanzate di statistica per conoscere quali sono i problemi e trovare le soluzioni idonee per superarli. Monitorando i vari tentativi. In pratica non portano ai poveri solo i soldi, ma offrono le migliori condizioni ove possano affrancarsi definitivamente dalla povertà.
Il loro motto è: Tradurre la Ricerca in Azione . La tecnica migliore che hanno messo a punto è la RANDOMIZZAZIONE. Non vi spaventate è assai semplice. Leggi la metodologia: Metodo PAL
Si tratta di una tecnica statisca che ci permette di sapere se quello che stiamo facendo funziona oppure no e bisogna cambiare.
Si divide a caso la popolazione in varie parti, minimo ovvio in due. Una rimane come sta e farà da gruppo di controllo. Alle altre parti invece si applicano le varie idee che sono state pensate per risolvere il problema.
Dopo un congruo lasso di tempo si traggono le conclusioni rispetto al gruppo di controllo. Se almeno una delle varie proposte ha avuto un discreto successo allora lo si applica su larga scala. Detto così sembra facile, ma dietro ci sono studi non semplicissimi, ma qualsiasi ingegnere o matematico può risolvere i calcoli necessari.
La Prof.sa Duflo è una delle economiste francesi più note, ed ha convinto moltissime ONG ad utilizzare tale tecnica e non fidarsi delle semplici intuizioni o delle facilonerie parolaie. La tecnica della Randomizzazione ha risolto molti problemi, ma sempre per tentativi e controlli e verifiche.
ESEMPIO :
- n India vi era il problema dei maestri assenteisti. Si è pensato di dotare di macchine fotografiche alcune classi con obbligo di fotografare il maestro al lavoro per fargli avere lo stipendio, non tutte, mentre il gruppo di controllo ne era sprovvisto. Ebbene ha funzionato e ora è prassi. Poteva non funzionare. Gli studenti potevano non collaborare ed invece hanno collaborato.
Insomma i progetti che abbiamo in mente per risolvere i problemi della evangelizzazione sono buona cosa, ma sempre meglio utilizzare strumenti che ci permettano di verificare se funzionano. Prendiamo esempio dal Poverty A. Lab per le nostre evangelizzazioni, sperimentiamo e verifichiamo altrimenti cambiamo. Il marketing Pastorale deve avere basi scientifiche non Chiacchiere distintivo come direbbe qualche amante cinefilo.